martedì 19 marzo 2013

Cineforum: Courageous, l'onore inizia nella propria casa

Alex Kendrick
Il regista di questo film è Alex Kendrick, lo stesso del film Fireproof che abbiamo recensito tempo fa.

La storia è ambientata in Georgia, ad Albany, e vede protagonisti quattro poliziotti, molto dinamici nel loro lavoro. Il film è naturalmente pervaso di messaggi cristiani (ricordiamo che il regista è un pastore battista), che in questo caso si snodano intorno al ruolo e alla figura del padre. 

Il primo dei quattro, Adam, la figura di riferimento di tutto il film (interpretata dallo stesso Alex Kendrick), è padre di due figli, e intende attingere dalle Sacre Scritture per trovare insegnamenti che allevino le insicurezze legate al suo ruolo di padre.
Anche il secondo poliziotto è "ispirato" dal punto di vista cristiano ed è un padre di famiglia responsabile e attento, reduce tuttavia da una burrascosa relazione con il suo stesso padre che non ha ancora elaborato del tutto.

Diversa e particolare, invece, è la vicenda familiare degli altri 2 poliziotti del gruppo: il primo è separato, il secondo ha abbandonato la fidanzata dopo aver saputo della sua gravidanza.

Un giorno, mentre Adam lavora alla costruzione del suo capanno dietro casa, aiutato dal quinto esempio di "padre" del film, Havier, viene prelevato da un suo collega che lo porta d'urgenza in ospedale: la figlia è stata investita da un ubriaco mentre era in compagnia di una sua amica di scuola.

La corsa in ospedale è inutile, la bimba muore. Da qui inizia un cammino cristiano di introspezione sulla figura del padre, portato avanti dallo stesso Adam che scriverà un "decalogo" del buon padre, un'assunzione di responsabilità e una dichiarazione di intenti su cui tutti gli altri giureranno solennemente. Ciascuno inizierà a rimettere insieme i "tasselli" della propria vita di padre e marito; lo stesso Adam inizierà a ricostruire un rapporto

Da qui un cammino di crescita interiore coinvolgerà tutti i protagonisti di questo film (con la fatica che su alcuni peserà più di altri), arrivando alla conclusione che l'onore di un uomo - legato al ruolo della paternità - inizia prima di tutto all'interno della propria casa, nelle vesti di padre e marito.

Anche questo è un bel film che fa riflettere, a volte suscitando commozione, altre volte sorrisi o risate. Il regista, certo, non è un genio della narrazione cinematografica, ma riesce a trasmettere efficacemente il suo messaggio.

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