martedì 2 agosto 2011

Vacanza: tempo perso?

Da una articolo pubblicato sul Corriere Della Sera del 30 agosto 2010

Scuola ESTATE SENZA SCOPO: TEMPO VUOTO DA ELIMINARE

Questo è un articolo che avevo conservato sul mio pc e che per caso ho ritrovato in una cartella tra le tante. Risale a qualche tempo fa e uscì sulle pagine del Corriere Della Sera. Lo conservai perché mi sembrava davvero interessante, soprattutto perché affronta una importantissima questione che educatori, docenti e genitori si pongono al momento delle vacanze estive. 

E' giusto far trascorrere ai ragazzi un così lungo periodo di inattività? Vale la pena assegnare i tanto detestati "compiti per le vacanze" durante il periodo estivo? E' bene che i ragazzi, dai più piccoli ai più grandi, si riposino per tutti i mesi dell'interruzione scolastica?

Tutti gli addetti ai lavori hanno una personale opinione, a volte contrastante. Ebbene, l'articolo che segue, da questo punto di vista, può aiutarci a chiarire le idee sulla questione, portando avanti una serie di argomenti chiari e decisamente ragionevoli sulla questione

Di Daniela Monti
Vacanze lunghe. Eredità di un’altra Italia che fa male ai ragazzi
Il mondo non va in vacanza, il pensiero neanche. Perché gli studenti debbono invece restare ogni estate tre mesi lontani dai banchi, ostaggi, più o meno consenzienti, di un sonno della mente che nei casi migliori è interrotto da squarci di divertito apprendimento (anche in vacanza si impara), nei peggiori li precipita in un ozio che non ha nulla di contemplativo, somigliando piuttosto all’inazione dei beoti? (Esagerato? Pensate al ciondolare fra playstation e tv, scena che qualsiasi genitore di adolescenti conosce nei dettagli, vista la frequenza. La domanda «non hai di meglio da fare che stare seduto sul divano?» non riceve mai risposta).

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